lunedì 15 settembre 2014

A.A.A. Cercasi Elollip (non urgentemente)

Allora miei carissimi venticinque lettori, sono viva e, ad estate finita, ritorno a riscrivere e a farvi spettatori di quello che frulla nella mia testolina, al cui interno vi è una perenne lotta tra raziocino ed estrogeni.
Come già detto, siamo alla fine della bella stagione; oggi sono iniziate le scuole e anche io, tra esattamente una settimana, mi ritroverò nuovamente sui banchi, per iniziare l'ultimo anno della triennale: esami,tirocinio e tesi... LA GIOIA! Però voglio godermi questi ultimi istanti di vacanza che mi rimangono, prima di essere sommersa non solo dal mio stress (fedele compagno di vita) ma anche da quello dei miei genitori. Ebbene si, avete capito bene. Ma perchè, vi chiederete, riesco a farmi influenzare dallo stress del focolare? Ve lo riassumo in poche semplici parole, a cui non credo di doverne aggiungere delle altre: maestra elementare & ex docente universitario, il che rende la mia mammina una domatrice di iene idrofobe mancata.

Ma, anzichè ammorbarvi con i miei patemi d'animo, preferisco farlo rendendovi partecipi di quei pensieri che, volente o nolente, affollano la mia mente in questo periodo dell'anno.
Settembre è il mese dei grandi conti, dei grandi bivi. Torniamo dalle vacanze, ci riadattiamo alla vita di sempre e questo ritorno è sempre un misto tra nostalgia, rimpianti e sollievo. E anche di ripromesse per l'anno a venire che si aggiungono alla montagna di quelle già presenti "Inizierò la dieta" "Quest'anno studio sin dall'inizio" "Sarò io a farmi cercare" et similia. Tutte cose che ci programmiamo perchè crederemo che ci renderanno felici. Bhè io credo nella felicità, ma credo anche che certe volte la vita, in questo senso, si comporti proprio come una stronza (lor signori mi permetteranno il francesismo), perchè certe volte ci mette di fronte ad una piccola parvenza di felicità, per poi togliercela subito, salvo che non si inizi una lunghissima staffetta per raggiungerla di nuovo e, forse, finalmente. 

Vorrei chiudere questo mio pout-pourri mentale con una piccola riflessione a tal proposito, chiamata per l'appunto "Maledetta felicità"

La felicità è piacevolmente dolorosa, rende conto delle mancanze
e, altrettanto, è la quotidianità.
E se fossimo nel posto giusto nel momento sbagliato?
O fosse invece che è proprio questo il momento,
Ma dati i luoghi, non lo si può?
E dopo... E dopo?
La risposta già è, si, 
ma troppo lontana.

A presto ragazzi, sarei molto felice di sentire le vostro opinioni e commenti al riguardo! Prometto di rifarmi viva presto!!
La vostra Zia

P.s. Eccovi i momenti più belli della mia Estate. Grazie a tutti quelli che l'hanno resa speciale :)